Pegni e prove di Nozze in Valpelline
Un tempo i promessi sposi, vestiti con i loro abiti migliori, avevano l'abitudine di recarsi in parrocchia per il fidanzamento. Al futuro sposo il parroco chiedeva una o più monete d'oro come pegno. Dopo averle benedette le donava alla sposa, da conservare per il resto della vita. Alla sposa veniva chiesto un fazzoletto bianco. Ancor oggi è tradizione fermare lo sposo e sottoporlo a delle prove, soprattutto se arriva da un altro paese. All'uscita dalla chiesa gli sposi si trovavano la strada sbarrata da tronchi, carrette, rami, pietre, balle di fieno, trattori ... e lo sposo, aiutato dalla sposa, doveva provvedere a spostare il tutto e a superare delle vere e proprie prove. Tutto questo come segno di affetto da parte della popolazione locale.
Ancora oggi, ogni villaggio ferma gli sposi per augurar loro lunga e serena vita insieme. Oggi, durante la notte prima del matrimonio, sono gli ex fidanzati a dover superare lo scherzo a cui vengono sottoposti. Gli amici scaricano interi sacchi di segatura nei pressi delle loro abitazioni e lungo le vie del paese. Il giorno dopo tocca ripulire!
Nel passato il giorno della segatura coincideva, invece, con il fidanzamento ufficiale in parrocchia e, oltre alla segatura, si spargevano vari oggetti rotti ed inutilizzabili come cariole, scarpe ed attrezzi agricoli.
Ancora oggi, ogni villaggio ferma gli sposi per augurar loro lunga e serena vita insieme. Oggi, durante la notte prima del matrimonio, sono gli ex fidanzati a dover superare lo scherzo a cui vengono sottoposti. Gli amici scaricano interi sacchi di segatura nei pressi delle loro abitazioni e lungo le vie del paese. Il giorno dopo tocca ripulire!
Nel passato il giorno della segatura coincideva, invece, con il fidanzamento ufficiale in parrocchia e, oltre alla segatura, si spargevano vari oggetti rotti ed inutilizzabili come cariole, scarpe ed attrezzi agricoli.